Thursday, July 21, 2016

CHE COS’È L’ECSTASY?

L’ecstasy fu inizialmente sviluppata dalla casa farmaceutica Merck nel 1912.

La sua forma originale era chiamata “MDMA”. Fu usata nel 1953 dall’esercito americano nei test sulla guerra psicologica, e spuntò fuori negli anni ’60 come medicina psicoterapeutica per “ridurre le inibizioni”. Fu solo negli anni ‘70 che la MDMA cominciò ad essere usata come droga ricreativa.

All’inizio degli anni ’80, veniva invece promossa come “la più grande novità nella continua ricerca della felicità tramite la chimica” e “la droga di moda” per molte feste del fine settimana. Ancora legale nel 1984, la MDMA veniva venduta con il nome commerciale di “ecstasy” ma dal 1985 è stata proibita per ragioni di sicurezza per la salute.
Alla fine degli anni ’80, l’ecstasy è diventato un termine di “marketing” generico, che per coloro che la spacciano indica una droga di “tipo ecstasy” che, in realtà, può contenere pochissimo MDMA o addirittura nulla. Anche se la MDMA produce effetti dannosi, ciò che oggi viene chiamata ecstasy può contenere un grande miscuglio di sostanze: da LSD, cocaina, eroina, anfetamine e metanfetamine, a veleno per topi, caffeina, sostanze per eliminare parassiti intestinali dai cani, ecc. Nonostante i loghi attraenti che gli spacciatori mettono sulle pastiglie, questo è ciò che rende l’ecstasy particolarmente pericolosa; chi la usa non sa mai davvero ciò che sta prendendo. I rischi aumentano quando se ne prende una dose maggiore alla ricerca di effetti avuti in precedenza, non sapendo che si sta assumendo una combinazione di droga completamente diversa. 
Di solito l’ecstasy si può trovare più comunemente in forma di pillole, ma può anche essere iniettata o presa in altri modi. L’ecstasy liquida è in realtà GHB, un sedativo che agisce sul sistema nervoso, una sostanza che si può trovare anche nei prodotti per la pulizia dei canali da scolo, detersivi per i pavimenti o solventi sgrassanti.

SOGNO O INCUBO?

  • In base all’Inchiesta Nazionale del 2007 sull’Uso di Droga e sulla Salute, circa 12,4 milioni di americani dai 12 anni in su ha provato l’ecstasy almeno una volta nella vita, che corrisponde al 5% della popolazione americana in quella fascia d’età.

  • I risultati dell’inchiesta del 2007 ha rivelato che il 2,3% degli alunni della terza media, il 5,2% degli alunni della seconda superiore e il 6,5% degli alunni della quarta superiore hanno provato l’ecstasy almeno una volta.

  • Il 92% di quelli che iniziano ad usare l’ecstasy, successivamente passa ad altre droghe come marijuana, anfetamine, cocaina ed eroina.

L’IMMAGINARIA PILLOLA DELL’AMORE
SMASCHERATA


L’ecstasy viene spesso chiamata “la pillola dell’amore” perché intensifica la percezione del colore e del suono e si suppone che amplifichi le sensazioni che si provano nel toccare o accarezzare un’altra persona, specialmente durante il sesso.
Ma spesso l’ecstasy contiene sostanze allucinogene, ossia droghe che influenzano la mente e fanno sì che si vedano o si provino cose che in realtà non esistono. Gli allucinogeni possono gettare una persona dentro un’esperienza passata spaventosa o triste, dove poi egli si blocca senza neppure rendersene conto.
L’idea dell’ecstasy come “pillola dell’amore” è solo una delle tante bugie che vengono diffuse.
L’ecstasy danneggia l’emotività e chi la usa spesso soffre di depressione, confusione, gravi stati d’ansia, paranoia

Opuscoli "La Verità sulla droga" in distribuzione a Milano

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