
La campagna si ispira alle scoperte del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard.
Benché L. Ron Hubbard fosse già da tempo conscio della potenziale influenza della droga sul deterioramento morale delle persone, fu la cosiddetta “rivoluzione psichedelica” degli anni ’60 a dare impulso al suo più intenso impegno su questo fronte. Il suo ragionamento era semplice: nessun uomo può essere spiritualmente libero se schiavo di una sostanza chimica. La droga non solo mette a repentaglio la salute, ma anche la capacità di apprendere, il modo di fare e di pensare, la personalità e la consapevolezza spirituale. Infatti, in seguito ad un’indagine retrospettiva sugli effetti dell’uso dilagante di droga fra i giovani di New York, L. Ron Hubbard cominciò a parlare di questa epidemia di sostanze stupefacenti come di un cataclisma sociale devastante. Prese a cuore il problema e sviluppò una metodologia che è stata d'aiuto a milioni di persone per liberarsi dalla droga ed ha dato il via a quella campagna di sensibilizzazione che oggi viene portata avanti dai fedeli di Scientology e non, in tutto il mondo.
Vista la crescente richiesta, la Chiesa di Scientology ha messo a disposizione ulteriore materiale che può essere richiesto scrivendo a diconoalladroga@gmail.com